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"Ciò che stupisce di Aristofane è la sua attualità politica, o meglio la sua antipoliticità, il suo atteggiamento ostile alla democrazia, intrisa di odio e di corruzione. La sua critica negativa è totale e spietata. Ma il Poeta, sia pure con la fantasia, riesce ad evadere dalla cruda realtà, costruendo poeticamente un mondo migliore. È il caso degli 'Uccelli', il suo capolavoro, in cui l'autore propone un singolare rimedio per sfuggire alla corruzione, agli intrighi e ai contrasti che lacerano Atene, quello, cioè, di abbandonare la città per costruirne un'altra fra le nuvole, in cui sia possibile vivere liberi, felici e democraticamente. Nasce così 'Nubicuculia', la città degli uccelli, a metà strada fra il cielo e la terra, la quale, intercettando le offerte che gli uomini inviano agli dèi, costringerà costoro a restituire agli uccelli il dominio del mondo, di cui essi godevano un tempo, se non vogliono morire di fame."